Studiando il DNA di oltre 1,5 milioni di persone, un team internazionale di ricercatori - guidato dalla Washington University School of Medicine di St. Louis e dall'Università della California a San Francisco - ha identificato aree del DNA che aumentano il rischio sia di malattie cardiovascolari sia di malattia di Alzheimer. Questa scoperta integra la conoscenza già acquisita delle connessioni tra il gene dell’apolipoproteina E (APOE), coinvolto sia nel metabolismo del colesterolo che nell'Alzheimer. Tutto ciò rappresenta un'opportunità per prendere in considerazione la possibilità di proporre farmaci mirati al metabolismo dei lipidi per prevenire o ritardare la malattia di Alzheimer.
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)