Nel Lazio il rapporto è di un morto ogni quattro guariti. Questo l'impatto, per ora avuto in regione Lazio nell'emergenza Covid, mentre la curva del contagio è in discesa.
Le cause dei nuovi casi, spiega l'assessore D'Amato, sono dovuti ai cluster di comunità chiusi, come Rsa, case di riposo ed istituti religiosi, il cui contagio arrivava dai contatti con l'esterno (ora vietati) e dai cluster familiari, dov'è contagiato un familiare che poi avvia, per uno scarso isolamento, il contagio interno.
Dall'11 maggio la Regione Lazio esegue i test sierologici su 300mila persone (medici, infermieri, agenti delle forze dell'ordine) più soggetti ad avere contatti all'esterno. Continuano anche i controlli nelle residenze per gli anziani, sono state monitorate quasi 700 Rsa, e laddove non è stato fatto il necessario per la tutela degli ospiti si potrebbe arrivare al ritiro delle licenze, perché, spiega D'Amato «Chi ha tradito gli anziani non può stare più nel sistema sanitario regionale».
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)