La pandemia, oltre ad acuire problemi noti, ha messo a disposizione del welfare nuovi fondi, aprendo la porta ad una modernizzazione del sistema. Le prime questioni da affrontare sono l’invecchiamento e l’assistenza continuativa agli anziani. L’attuale sistema di long term care (Ltc) si caratterizza per un ampio gap tra bisogni e risorse disponibili, è organizzato per silos erogativi separati (sanità e assistenza in primis), è basato su un target principale (anziani non autosufficienti e privi di risorse) ma trascura le nuove fragilità che si manifestano dai 70 anni e che necessiterebbero di essere prese in carico precocemente per ritardare la perdita dell’autonomia, il rischio solitudine e comorbilità. Inoltre alimenta disuguaglianze a causa delle inefficienze del welfare pubblico. Il Pnrr prevede alcune linee di finanziamento per gli anziani non autosufficienti ma fondi modesti per prevenire la perdita dell’autonomia e l’infragilimento.
Tuttavia il Governo si è impegnato a riformare la Ltc e oltre 40 organizzazioni si sono riunite in un Patto che intende elaborare proposte, interloquendo con i Ministri di riferimento, per non perdere l’opportunità di attuare tale riforma. In questo quadro la sfida più grande è comprendere che l’anziano ha bisogno di «care» già prima che l’età diventi un problema e/o la sua malattia cronica. In questo senso serve mettere al centro i bisogni, costruendo una filiera di servizi sempre più integrati che necessitano di nuove figure professionali e, quindi, incentivano opportunità lavorative. Questa sfida non può essere risolta con le sole risorse pubbliche e con i servizi tradizionalmente offerti. Si tratta di agire nei territori con una forte attivazione di attori in rete, assicurando che la regia dei processi rimanga in mano ai Comuni e che la co-programmazione garantisca un adeguato equilibrio nel ricorso alle competenze del Pubblico e del privato. Aggregazione e ricomposizione sociale diventerebbero le leve per la costruzione di un nuovo welfare per gli anziani, sempre che si disponga di piattaforme efficienti e si sia capaci di generare una sufficiente massa critica di beneficiari.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)