L’elevato numero di infermieri che, secondo le promesse del decreto rilancio, dovrebbero essere assunti entro breve tempo che cosa faranno?
Secondo l'esecutivo andranno a rinforzare la medicina del territorio. In effetti si tratta di una affermazione piuttosto generica. Affiancheranno i medici di famiglia nelle poche case per la salute, aiuteranno l’organizzazione dei distretti, entreranno nelle residenze per anziani, si occuperanno nel territorio di vecchi, di bambini, delle vaccinazioni?
"Purtroppo, ancora una volta – sottolinea Marco Trabucchi – si rischia di sprecare una bella occasione. Il numero di cui si parla (attorno alle diecimila persone) è importante, se i futuri assunti saranno focalizzati su precisi obiettivi; se, invece, saranno spalmati su funzioni burocratiche in modo indistinto non porteranno alcun vantaggio al servizio sanitario e quindi ai cittadini".
"Gli infermieri che verranno assunti saranno probabilmente neolaureati e quindi carichi di progetti e di entusiasmo; la prima cosa da fare – continua Trabucchi – sarebbe il loro coinvolgimento nell’ipotetico progetto professionale, per ottenerne consigli e soprattutto una forte partecipazione tecnica ed emotiva".
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)