Potrebbe essere vicino l'obiettivo di un esame del sangue per diagnosticare il morbo di Alzheimer. Sarebbe una svolta, considerando che a oggi la procedura clinica standard prevede un prelievo invasivo di liquido cerebrospinale a livello lombare per rilevare livelli anomali di specifiche proteine.
Il progetto SensApp, finanziato dall’Unione Europea in un bando molto competitivo, riunisce diversi team di scienziati in Europa per collaborare allo sviluppo di un super-sensore, che potrà consentire ai medici di effettuare una diagnosi di routine tramite un semplice esame del sangue.
"Il nostro obiettivo è implementare un prototipo che sia in grado di effettuare la diagnosi in modo rapido e non invasivo. Questo cambierà radicalmente le prospettive dei medici, poiché si potranno studiare nuove terapie sperimentali nelle fasi iniziali della malattia, prima della fase irreversibile che solitamente coincide con la comparsa di sintomi riconoscibili quali la perdita di memoria”, ha affermato la coordinatrice del progetto, la dottoressa Simonetta Grilli.
La nuova tecnologia sviluppata da SensApp sarà utilizzabile anche in altri campi della medicina laddove si cercano anticorpi molto diluiti nelle fasi iniziali della malattia. Ad esempio in oncologia o per malattie cardiache e legate allo stress e al Covid. Il prossimo anno il progetto entrerà in una fase di test e inizierà a utilizzare le nuove unità automatizzate per analizzare i campioni di plasma alla ricerca dei biomarcatori della malattia. L'obiettivo finale sarà quello di garantire una diagnosi rapida e non invasiva attraverso un semplice esame del sangue in un laboratorio di analisi cliniche.
(Fonte: tratto dall'articolo)