Da un po’ di tempo si parla sopratutto, se non addirittura soltanto, di coronavirus. Comprensibile, ma c’è da sperare che si possa tornare anche a occuparsi dei «soliti» problemi. Fra questi, almeno in ambito sanitario c’è n’è uno che più «solito» non potrebbe essere, quello della cronicità. Uno dei tanti problemi che essa pone, la gestione della frattura al femore in un anziano è trattato in questo dossier. Ovviamente non è la frattura il problema cronico, visto che è difficile immaginare qualcosa di più acuto di un trauma, quanto il contesto in cui accade e la cascata di effetti che produce.
Spesso la frattura del femore riguarda, appunto, persone avanti con gli anni, fragili e portatrici di diverse patologie croniche. In costoro la rottura dell’osso lungo della coscia non è solo una frattura, ma un evento non di rado che mette a dura prova l’intero organismo fisicamente e psicologicamente, scatenando, fra l’altro, uno grande stato infiammatorio generale.
(Fonte: tratto dall'articolo)