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Un test cutaneo per la diagnosi precoce del Parkinson

www.healthdesk.it, 04-11-2020

Un semplice test cutaneo potrebbe fornire una diagnosi accurata e precoce della malattia di Parkinson.

Lo suggerisce uno studio pubblicato sulla rivista Movement Disorders secondo il quale la tecnica, la cui efficacia era stata dimostrata recentemente anche da uno studio italiano su Brain, potrebbe fornire un doppio vantaggio: anticipare il riconoscimento della malattia e di conseguenza il trattamento per rallentarne il decorso, e permettere il reclutamento nei trial clinici di pazienti allo stadio iniziale della patologia.

Va ricordato infatti che la ricerca di nuovi farmaci per malattie con un danno progressivo come il Parkinson o l’Alzheimer è resa difficile dal fatto che mancano strumenti efficaci per individuare i partecipanti ideali delle sperimentazioni, quei pazienti nella fase iniziale della patologia che potrebbero beneficiare delle cure.

L’unica possibilità di fermare le malattie neurodegenerative è quella di intervenire prima che il danno diventi irreparabile.

L’innovativa strategia diagnostica sembrerebbe superare questo ostacolo e aprire la strada a nuove sperimentazioni di farmaci contro il Parkinson.


L’esame, eseguito su un campione di pelle (una biopsia), consiste nel rilevamento della proteina alfa-sinucleina, il cui accumulo può essere considerato un biomarker della malattia.

I ricercatori hanno messo alla prova il test cutaneo su 50 campioni di pelle la metà dei quali apparteneva a persone con Parkinson e l’altra metà a persone senza la malattia neurodegenerativa.

Il sistema diagnostico si è dimostrato efficace riuscendo a diagnosticare correttamente 24 casi su 25 di Parkinson e un caso nel gruppo di controllo.

«Questi risultati indicano una sensibilità e una specificità estremamente elevate, fondamentali per un test diagnostico. L'accuratezza diagnostica clinica per la malattia di Parkinson in stadio iniziale è stata finora piuttosto scarsa, solo intorno al 50-70 per cento. E poiché gli studi clinici devono davvero essere condotti in una fase iniziale per evitare ulteriori danni cerebrali, questi studi sono stati gravemente ostacolati perché hanno incluso grandi percentuali di persone che potrebbero non avere effettivamente la malattia», afferma Thomas Beach, tra gli autori dello studio.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Data dell'articolo2020-11-04
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Fontewww.healthdesk.it
Approfondimenti Onlinewww.healthdesk.it/medicina/test-cutaneo-diagnosi-precoce-parkinson
Subtitolo in stampawww.healthdesk.it, 04-11-2020
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Parole chiave: Malattia di Parkinson Ricerca