La risposta ai bisogni di salute della popolazione interessata al trapianto è la ridotta disponibilità di organi in rapporto al numero di pazienti. A differenza di altri settori sanitari,qui la capacità di risposta del sistema dipende da gesti di generosità ed è quindi un problema per lo più "culturale". Nonostante le numerose campagne informative promosse dal 2009 al 2016, la “sensibilità” della popolazione italiana non ha avuto grandi miglioramenti. I dati dicono che il numero degli iscritti in lista d’attesa dal 2002 al 2015 è stabile intorno alle 9.000 unità adulte l’anno; nello stesso periodo il numero di trapianti è cresciuto da 2.846 a 3.327 (+17% circa) e la percentuale di copertura della domanda è salita dal 31% al 36% circa. Un fenomeno specifico si osserva, negli ultimi tempi, a causa della scarsità degli organi disponibili: sono in crescita alcune tipologie di donatori, tra cui i donatori definiti "marginali", come le persone anziane.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)