Agnese e Micaela si ritrovano dopo anni di lontananza, per una questione legata all’eredità di una zia. La prima vive a Firenze; moglie e madre serena di due ragazze, con un lavoro soddisfacente. La seconda vive ad Ancona, e fin da giovane ha avuto una vita disordinata: lotte studentesche e scarsa voglia di studiare. Agnese la ritrova come la ricordava,ma più patetica: una vecchia hippie, grigia e un po’ sciatta, che sbarca il lunario vendendo carabattole ai mercatini. Il breve soggiorno scorre tra litigi, scoperte dolorose, esperienze difficili per Agnese, che si trova proiettata suo malgrado nel mondo della sorella (diametralmente opposto al suo), il passato torna a farsi vivo. Agnese ricorda gli anni dell’adolescenza e della gioventù, rivivendo i suoi complessi di inferiorità e il desiderio di realizzarsi. I ricordi ci ripropongono le lotte studentesche,l’impegno politico della sorella; gli anni di piombo attraverso le loro vite,come un contorno: le assemblee, gli scontri armati, il volantinaggio, le imprese pericolose.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)