Dal Congresso Nazionale Auser (Salerno dal 5 al 7 aprile 2017) emerge come l’Italia detenga il primato di Paese più vecchio d’Europa con il 21,7% della popolazione con più di 65 anni e con oltre 3 milioni di over 80. Dati che potrebbero essere letti in positivo, ma il risvolto della medaglia racconta che dopo i 65 anni cresce il fenomeno della non autosufficienza che si impenna dopo gli 80 anni. Secondo Auser il nostro Paese affronta la sfida del cambiamento demografico con ritardo, per cui è necessario che una legge si occupi dell’invecchiamento della popolazione. La vecchiaia va considerata come un'età libera, non come un periodo di declino, dando importanza alla propria soggettività, rivalutando se stessi con attività che si rivolgono a far del bene agli altri, ricostruendo una vita di relazioni, impegno sociale, corretti stili di vita, apprendimento, attività ludiche e di solidarietà con i più giovani.
(Fonte: tratto dall'articolo)