Un nuovo farmaco antiepilettico sembrerebbe ripristinare la normale attività cerebrale nei soggetti con questa malattia. I ricercatori di un ospedale di Harvard hanno dichiarato che esistono prove che collegano il lavoro che il cervello svolge normalmente al declino cognitivo nei pazienti con Alzheimer. Trattare queste onde cerebrali anomale con il farmaco, potrebbe avere un effetto benefico sui malati con diminuite capacità mentali. Nei test, infatti, sono aumentate complessivamente le frequenze delle onde cerebrali che erano state anormalmente basse nei pazienti affetti da Alzheimer prima di ricevere la dose più elevata di levetiracetam e, inoltre, si sono osservate diminuzioni in quelle che erano state anormalmente elevate. Gli scienziati sperano che questa nuova scoperta possa portare ad una potenziale cura nel trattare l’Alzheimer in una fase precoce.
(Fonte: tratto dall'articolo)