Vittorio Serm0nti, grande autore da poco scomparso, chiamato a fare un bilancio dei suoi quasi novant'anni, ragionava così: «Non sono una persona di grandi rimorsi. Mi affido a una considerazione di Canetti: la vecchiaia è una perdita, una diminuzione solo per chi non se la merita. Nel corso di questi ottantasette anni, tra le altre discutibili benemerenze che mi sono state attribuite, mi attribuisco da solo quella di meritarmi la vecchiaia. Il lato positivo? Si capiscono le cose e allo stesso tempo si dubita integralmente del proprio giudizio. Si intuiscono molte cose, anche solo dai nasi, dalle facce, dalle prime due pagine di un libro. Si connette, insomma. Non è affatto male».
(Fonte: tratto dall'articolo)