Bruno, romano di 86 anni, vive in una casa in condivisione con altre persone anziane, nel centro di Roma. L'abitazione è gestito dalla Comunità di Sant’Egidio.
Le sue coinquiline sono Maria (77 anni), uruguaiana, che dopo un lavoro da badante non è riuscita più a pagarsi una stanza e Rita (86 anni), che prima di approdare alla casa ha conosciuto il degrado di un istituto per la terza età collocato ai margini della periferia romana.
La coabitazione è una alternativa alla casa di riposo che consente alle persone di recuperare la dignità e conservare le abitudini di vita. Una sorta di autonomia assistita. Gli appartamenti ospitano in media due persone, alle quali sono offerti servizi comuni e un aiuto per i problemi quotidiani.
Un modello presente in altre città, come Genova, Napoli, Novara, Padova e Torino.
Afferma Olga Madaro, referente di alcune coabitazioni della Comunità: "Al nord Europa il cohousing è ormai una realtà. In Italia al problema culturale si aggiunge una carenza nelle politiche pubbliche, che dovrebbero perseguire questa via con più convinzione".
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)