Si chiama A 13 l'anticorpo capace di bloccare l'Alzheimer nella fase inziale favorendo la produzione di neuroni ed il "ringiovanimento" del cervello stesso, mentre la malattia viene "frenata". La nuova molecola è stata messa a punto con uno studio sui topi da ricercatori italiani. Per i test sull'uomo bisognerà attendere ancora qualche anno per poter prima valutare le fasi pre-cliniche di sperimentazione. Ma la scoperta, molto importante, apre nuove possibilità di diagnosi e cura di questa malattia. Il passo avanti consiste nell'essere riusciti a neutralizzare gli A-beta oligomeri nel cervello di topi malati di Alzheimer, introducendo l'anticorpo A13 all'interno delle cellule staminali del cervello così riattivando la nascita di nuovi neuroni a un livello quasi normale.
(Sintesi redatta da: Solinas Bachisio)