Uno studio dell’Università di Cambridge ha esaminato gli effetti della trodusquemina, una molecola che si trova nell’intestino degli squali, sintetizzata in laboratorio, sulla proteina amiloide i cui aggregati sono neurotossici. I risultati, pubblicati su Nature Communications, dimostrano che la molecola blocca l’effetto neurotossico degli aggregati di Beta-amiloide (A Beta-42), coinvolti nella patogenesi dell’Alzheimer, e riduce il tempo di vita degli aggregati intermedi ritenuti tossici. All’origine dell’Alzheimer infatti ci sono l’accumulo in placche della beta-amiloide e gli ammassi neurofibrillari di proteina tau, che portano alla neurodegenerazione. Altra molecola, molto simile e che si trova sempre nell’intestino degli squali, la squalamina sembra poter inibire la comparsa del Parkinson, bloccando la formazione di aggregati della proteina alfa-sinucleina.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)