Secondo una delle più importanti scoperte fatte negli ultimi anni, frutto di una collaborazione internazionale coordinata dall'Università del Kentucky (U.S.A.) e pubblicata sulla rivista Brain, a milioni di anziani al mondo potrebbe essere stata erroneamente diagnosticata come Alzheimer una demenza che vede coinvolta un'altra proteina presente nel cervello. Il risultato potrebbe spiegare, in parte, perché la ricerca di cura per l'Alzheimer abbia finora fallito. Infatti la demenza non è una singola malattia, ma è il nome di un gruppo di sintomi che includono problemi della memoria, del comportamento e del pensiero.
Negli ultra 80enni, l'Alzheimer potrebbe non essere la principale causa ma potrebbe esser causato o convivere con una condizione ora individuata e descritta: l'encefalopatia prevalentemente limbica TDP-43 correlata all'età.
All'origine vi è l'accumulo della proteina TDP-43 nel cervello, una condizione che, secondo studi effettuati post mortem, è presente in ben 1 anziano su 5 dopo gli 80 anni e in 1 su 4 dopo gli 80. Pete Nelson, dell'Università del Kentucky spiega "questo è più un punto di partenza che un punto di arrivo".
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)