L'Arcivescovo di Trento Lauro Tiso e il Direttore dell'Unità Operativa di Medicina Legale dell'Azienda Sanitaria, Fabio Cembrani, hanno partecipato alla conferenza dal titolo: "Solitudine, un'epidemia silenziosa che fa ammalare e uccide".
E' stato affrontato il significato di solitudine ai nostri giorni, dove molti giovani si chiudono in camera, rifiutandosi di uscire, di avere rapporti sociali. Nei paesi industrializzati, una persona su 12 è colpita da una forma di solitudine grave che può colpire tutti, ed è così che diventa un grave problema anche di salute pubblica, un'emergenza sociale che aumenta con l'età, dove un milione e 300 over 75 non hanno relazioni. L'individualismo, la fragilità della struttura familiare, il moderno welfare, sono alcune delle cause maggiori; cause che inevitabilmente si ripercuotono sulla salute. La solitudine accelera la fragilità degli anziani e riduce in modo significativo le speranze di vita. Nelle conclusioni, si è sottolineato l'importanza della cura personalizzata, dove prioritari debbono essere l'ascolto e la parola, la relazione e l'attenzione verso le persone fragili.
(Sintesi redatta da: Mayer Evelina)