In tempi lontani la professione medica era considerata una missione e chi la esercitava godeva del massimo rispetto e della completa fiducia. Nel medico si trovava una persona capace, onesta, in grado di aiutare il prossimo. Oggi la fiducia di trovare un professionista con tali qualità si è affievolita, ma si tratta di un atteggiamento sbagliato. Vi sono dei criteri generali che aiutano a non compiere scelte fallimentari e vi è anche da dire che un poco di intuito non guasta.
In questa problematica rientra anche il cosiddetto medico di base o medico di famiglia, spesso liquidato come semplice burocrate. Ma è stato dimostrato che il rapporto empatico tra medico di famiglia e paziente è in grado, secondo un’indagine della Società di meicina interna, di ridurre significativamente il ricorso al ricovero ospedaliero.Tra le possibili riserve relative alla scelta del medico generico vi può essere il timore di una sua inadeguatezza di fronte a problematiche sanitarie di grande rilievo. La preoccupazione è comprensibile, ma si può ovviare ricorrendo ad un secondo parere da parte di un autorevole specialista. Accanto a queste semplici osservazioni di carattere morale e professionale, andrebbero valutate informazioni per così dire, più 'tecniche'. Per fare ciò è sufficiente consultare l’elenco dei medici di medicina generale per conoscere di ciascuno il curriculum, il numero di pazienti e le caratteristiche dell’ambulatorio, ed eventuali altre notizie utili.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)