Tra le misure che verranno finanziate con i fondi del Next Generation Eu provenienti da Bruxelles ci sono anche quelle per il sostegno agli anziani non autosufficienti e ai disabili con un ruolo chiave assegnato al territorio. Oggi in Italia il 23% delle persone ha un’età superiore ai 65 anni, tra loro circa 2,5 milioni sono non autosufficienti. Un numero destinato ad aumentare nei prossimi anni: entro il 2030 un italiano su 12 avrà più di 65 anni e non sarà in grado di provvedere alla cura di sé. Il Pnrr dedica a loro due missioni (la 5 e la 6) con una serie di misure per assicurare «la massima autonomia e indipendenza».
È prevista una dote di 500 milioni di euro per rafforzare i servizi sociali “di prossimità”. Di questi, 300 riguarderanno la riconversione delle Rsa e delle case di riposo per anziani in gruppi di appartamenti autonomi. Questo intervento è integrato con i progetti proposti nel capitolo sanitario del Piano (Missione 6), in particolare con la riforma dei servizi sanitari di prossimità e con l’investimento sull’assistenza domiciliare. Due miliardi saranno inoltre investiti per l’attivazione di 1.288 “Case della comunità” che offriranno un’assistenza continuativa per la popolazione, in particolare per gli anziani. A questo si affiancherà un potenziamento dei servizi domiciliari e della telemedicina.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)