Il rapporto Undesa sull'invecchiamento della popolazione afferma che, dato l'aumento esponenziale del numero degli anziano con più di 61 anni, serve un piano di riforme che azzeri le discriminazioni di età sul lavoro e promuova l’apprendimento continuo, adeguando le misure nazionali al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030.
Se le persone anziane fanno affidamento quasi esclusivamente sui finanziamenti pubblici per vivere, l’incremento della popolazione anziana potrebbe aumentare la pressione fiscale sul settore pubblico. Bisogna pertanto dare la possibilità alla popolazione anziana di provvedere al proprio mantenimento anche con fondi privati e soprattutto con guadagni e salari.
Grazie a un piano di riforme, che azzera le discriminazioni di età sul lavoro, favorisce il benessere della popolazione e promuove l’apprendimento continuo, sarà possibile favorire lo sradicamento della povertà, garantire una vita sana e benessere a tutte le età, raggiungere la parità di genere, offrire un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti, indipendentemente dall’età, incentivare la riduzione delle disuguaglianze all’interno dei Paesi, e rendere la popolazione anziana, sia maschile che femminile, in buona salute e autonoma economicamente, perché in grado di procurarsi dei guadagni, in una società che la valorizza e la include nei processi produttivi, politici e sociali.
(Sintesi redatta da: Ciannarella Maria Pia)