Un team di ricercatori ha appena dimostrato che i disordini metabolici legati a una dieta ricca di grassi sono stati aggravati dalla proliferazione di batteri intestinali pro-infiammatori (B. wadsworthia) che hanno contribuito a danneggiare la barriera intestinale. Tuttavia, questi effetti sono mitigati da un altro batterio, questa volta probiotico, che riduce gli effetti del primo. Gli scienziati hanno esplorato il potenziale terapeutico del probiotico, il Lactobacillus rhamnosus, rivelando l'interesse di uno specifico ceppo, il CNCM I-3690. Questo limita la proliferazione di Bilophila wadsworthia, protegge la barriera intestinale dai suoi effetti pro-infiammatori e migliora i parametri di regolazione del glucosio. I risultati, se confermati negli esseri umani, aprono la strada all'utilizzo preventivo e terapeutico dei ceppi probiotici che possono ridurre lo spettro delle malattie infiammatorie e metaboliche, come il diabete e l'obesità, ripristinando funzioni fornite da un microbiota intestinale bilanciato e contribuendo a migliorare la qualità delle diete. Questo lavoro è stato pubblicato il 18 luglio 2018 nella rivista Nature Communications.
(Sintesi redatta da: Miuccio Angela)