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Brodetti Claudia, Ronchetti Chiara

Un’esperienza di “Philosophy for Community” con malati Alzheimer

www.formalzheimer.it, 04-08-2016

Si diventa anziani statisticamente a 60–65 anni, ma le età sono anche il prodotto di una costruzione sociale. I progressi della medicina hanno abbattuto le cause di morte precoce, contribuendo all’invecchiamento della popolazione. La vecchiaia è diventata una lunga fase della vita. La percentuale dei soggetti ultrasessantacinquenni costituisce ormai il 10–14% della popolazione totale all’interno della quale recenti studi hanno stimato al 4-5% la fetta di popolazione con un decadimento cognitivo tale da precludere una vita indipendente. Un altro 10% di questi anziani presenta un decadimento cognitivo compatibile solo con un regime di parziale indipendenza (Ricciardi, 2012). A partire dalla constatazione che uno dei principali effetti della malattia di Alzheimer è la progressiva uscita del paziente dalla dimensione sociale tra il 2014 e il 2015 , l’AIMA(Associazione italiana malati di Alzheimer), presso le sedi  di Napoli e Tigullio ha avviato due progetti sperimentali di Philosophy for Community rivolti a persone con deficit cognitivo. Il lavoro svolto ha confermato la validità dell’utilizzo delle pratiche filosofiche in contesti di disagio, come pratica relazionale di scambio comunicativo.
Gli anziani, anche quelli più compromessi dal punto di vista cognitivo, hanno migliorato la condizione di interazione reciproca, con un conseguente aumento del benessere generale, facilmente misurabile dall’esterno e confermato dagli stessi pazienti e dai familiari.

(Sintesi redatta da: Antonella Carrino)

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Autore (Cognome Nome)Brodetti Claudia, Ronchetti Chiara
Casa Editrice, città
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LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2016-08-04
Numero
Fontewww.formalzheimer.it
Approfondimenti Onlinewww.formalzheimer.it/images//2016.ronchetti_brodetti.pssphilosophy.pdf
Subtitolo in stampawww.formalzheimer.it, 04-08-2016
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Antonella Carrino)
Volume
Approfondimenti
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Brodetti Claudia, Ronchetti Chiara
Parole chiave: Approccio capacitante Demenza senile Malattia di Alzheimer