Stando a quanto rivelato dai ricercatori della Oregon State University, ritirarsi dal lavoro presto aumenterebbe le chance di morte prematura. Meglio continuare a lavorare, e ben oltre i 65 anni. Chenkai Wu, autore dello studio ci fa notare che le ricerche in questo campo si sono finora concentrate sulle conseguenze economiche dell'andare in pensione tardi ma non sugli effetti in termine di salute. In un periodo di osservazione di alcuni anni, la ricerca in questione ha analizzato i dati di oltre 12mila soggetti, raccolti nell’Healthy Retirement Study: è emerso che coloro che avevano lavorato più a lungo avevano un rischio di morte più basso dell'11% rispetto agli altri. Anche quelli che si definivano "non in salute" al momento della pensione, hanno beneficiato del ritiro dal lavoro in ritardo. “Sembra che le persone che rimangono attive e impegnate a raggiungere un obiettivo traggano un beneficio da questo", spiega il professore Robert Stawski della Oregon StateUniversity. Secondo lo studioso, bisognerebbe continuare a indagare sul collegamento tra salute e durata del lavoro: "Sappiamo che c'è una relazione tra longevità e lavoro - continua - ma non sappiamo cosa, nello specifico, dopo la pensione, influenzi la durata della loro vita”.
(Sintesi redatta da: Antonella Carrino)