Vanessa Cattoi, membro dell’Intergruppo parlamentare “Insieme per un impegno contro il cancro”, ha presentato una interrogazione a risposta scritta indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero della Salute sul tema delle vaccinazioni anti-Covid-19 dei pazienti oncologici ed oncoematologici, per chiedere al Governo quali siano le attendibili previsioni sulle tempistiche di vaccinazione dei pazienti oncologici ed oncoematologici in situazione vulnerabile, con particolare riguardo ai tumori ematologici e a quelli del distretto toracico, come il tumore del polmone. L’iniziativa nasce dalle criticità evidenziate sul territorio dalle 36 associazioni di pazienti oncologici e oncoematologici del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” che hanno riscontrato ritardi nella vaccinazione delle persone con diagnosi di tumore; alla luce della sospensione precauzionale del vaccino AstraZeneca da parte di AIFA, le associazioni chiedono chiarezza per rassicurare i pazienti.
Il tasso di mortalità per Covid-19 nei pazienti con cancro è estremamente alto, con un rischio ancora più elevato tra i pazienti con neoplasie ematologiche e con tumori del distretto toracico. Secondo lo studio multicentrico internazionale Teravolt, nei pazienti affetti da tumore maligno del distretto toracico l’infezione da SARS-CoV2 comporta un tasso di mortalità del 33%. Nei pazienti anziani, fumatori o in stadi più avanzati, trattati con la chemioterapia, sembrerebbe esserci un rischio di mortalità ancora più elevato, a causa degli effetti immunosoppressivi della chemioterapia stessa. L’Esmo, società scientifica internazionale che riunisce 25.000 oncologi, ha lanciato una call to action diretta agli Stati membri dell’Unione Europea, affinché accolgano le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e diano priorità nei rispettivi programmi di vaccinazione ai malati oncologici, in particolare ai pazienti con neoplasia toracica.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)