I flavanoli, sottogruppo di una categoria di sostanze chimiche più ampia, chiamata flavonoidi, sono composti di origine vegetale, molecole prive di colore che si accumulano su pelle e foglie di frutta e verdura e sono quasi assenti nella polpa.
Gli studi sul loro effetto sulla salute avevano già portato a evidenziare tanti benefici: antiossidanti, antiinfiammatori, antistress.
Uno studio della Rush University di Chicago, pubblicato ad aprile 2020 sulla rivista Neurology, sostiene che il loro consumo potrebbe ridurre il rischio di sviluppare l'Alzheimer.
Il risultato è chiaro: la differenza nella pressione arteriosa tra quelli con il 10% più basso di assunzione di flavanoli e quelli con il 10% più alto è stata tra 2 e 4 mmHg (millimetri di mercurio, unità di misura della pressione). La diversità maggiore è stata osservata in chi soffriva di pressione arteriosa più alta.
Con una dieta ricca di flavanoli porterebbe a una riduzione complessiva della pressione arteriosa e quindi a una minor incidenza della malattia.
Ma quali sono i cibi che li contengono? La lista è lunga: li troviamo soprattutto in frutta, verdura, tè e vino rosso. La fonte più ricca sono i capperi, ma anche cipolle, cavolo riccio, broccoli e frutti di bosco, uva, mele e spezie.
E, dulcis in fundo, anche il cioccolato fondente è consigliato perché ricco dei flavanoli del cacao.
(Fonte: tratto dall'articolo)