Olga, un’anziana signora della borghesia triestina, dopo un malore decide di scrivere una lunga lettera alla nipote Marta, che da poco è partita per l’America. Il medico ha fatto capire alla donna che non le rimane molto da vivere e che sarebbe meglio che lei si trasferisse in una casa di cura, ma Olga gli risponde: «Preferisco cadere a faccia in giù tra le zucchine del mio orto che vivere un anno ancora inchiodata a un letto, in una stanza dalle pareti bianche». Olga decide comunque di non avvertire Marta per non rovinare il suo soggiorno, ma le scrive questa lunga lettera.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)