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Va tutelata la salute emotiva di chi accudisce

www.ilcentro.it, 12-12-2019

Quella terribile sensazione di disorientamento. Quel ritrovarsi all'improvviso in un luogo e non sapere come ci si è finiti e perché. Quelle piccole dimenticanze a cui non si dà peso inizialmente. Sono i chiari sintomi dell'aggressione del morbo dell'Alzheimer. Il professore Stefano Sensi, ordinario di Neurologia all'università di Chieti è stato l'ospite d'eccezione del convegno titolato "Malattia di Alzheimer, un' emergenza sociosanitaria di pazienti e caregivers" con particolare riferimento sulla salute emotiva dei familiari che si prendono cura dei malati. Rivela il neurologo che: "Malgrado lo stress derivante dalla fatica di seguire i malati a casa, i parenti non vogliono staccarsi da loro, sono eroi resistenti che vogliono  stare accanto ai loro cari. Un compromesso potrebbero essere gli asili per anziani, ovvero luoghi dove i pazienti più colpiti possano stare dal mattino al pomeriggio per consentire ai familiari di portare avanti le loro attività lavorative e tirare un sospiro di sollievo, almeno per qualche ora. Perché i tempi  della malattia sono lunghi, dagli 8 ai 12 anni".

(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)

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LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2019-12-12
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Fontewww.ilcentro.it
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Subtitolo in stampawww.ilcentro.it, 12-12-2019
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)
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Parole chiave: Caregiver caregiving Malattia di Alzheimer