“È il momento di pensare all’atto della vaccinazione in un setting assistenziale che non sia necessariamente un ambulatorio medico”. Lo afferma Pierluigi Lopalco, epidemiologo e assessore alla Sanità della regione Puglia. Lopalco parla della situazione delle vaccinazioni antinfluenzali nella regione Puglia, che rispecchia, in molti casi, anche la situazione nazionale.
“Quest’anno stiamo assistendo a scene paradossali di utenti che prendono d’assalto fisicamente gli ambulatori medici; la maggior parte erano persone mai vaccinate per l’influenza”.
Per Lopalco il nostro sistema non è riuscito a far distribuire ai medici le dosi necessarie nel tempo necessario. Se la distribuzione fosse stata fatta attraverso le farmacie, sarebbe stata sicuramente più morbida.
Riguardo l’esempio di altri Paesi europei nella distribuzione e somministrazione del vaccino, da parte del farmacista o di operatori sanitari, Lopalco commenta: “Del vaccino antinfluenzale conosciamo bene i profili di sicurezza. Per questa vaccinazione è ora di interessare la rete delle farmacie per essere parte attiva della strategia di distribuzione e somministrazione”.
In alcuni paesi i vaccini in farmacia sono una realtà consolidata. L’antinfluenzale può essere somministrato da farmacisti in otto Paesi europei: Danimarca, Irlanda, Francia, Grecia, Norvegia, Svizzera, Regno Unito e Portogallo; la somministrazione è iniziata anche in alcune zone della Germania in via sperimentale.
Ci sono poi paesi in cui possono essere somministrati in farmacia ma da altri operatori (non farmacisti), come Croazia, Estonia, Finlandia e Paesi Bassi.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)