I Centers for diseases control (Cdc), il più importante organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti, recentemente li raccomandava sul suo sito ufficiale. Perché, ricordava il Cdc, bisognerebbe vaccinarsi anche passati i 50 anni, per proteggersi, non ammalarsi ed evitare ricoveri e serie complicazioni. E bisognerebbe farlo in primis contro l’influenza, l'herpes zoster e le malattie da pneumococco. E li consiglia anche l’Oms, l'Organizzazione mondiale della sanità, e il nostro ministero della salute. Ma ora arriva in Italia uno studio che analizza i costi che genera la mancata immunizzazione a una certa età contro alcune malattie infettive prevedibili. E lo fa rivolgendo uno sguardo anche all’impatto fiscale. “La prevenzione - spiega Americo Cicchetti, direttore dell’Altems - è anche una opzione costo-efficace per le patologie prevenibili. Ed è questo il punto dal quale siamo partiti per avviare un programma di ricerca sul tema della vaccinazione in età adulta, perché riteniamo che ci sia un grande valore clinico ed economico dietro la promozione della vaccinazione negli adulti”.
(Fonte: tratto dall'articolo)