Anche i caregiver devono poter accedere al vaccino, come e possibilmente insieme al familiare con disabilità di cui si prendono cura: lo chiarisce nell'ordinanza firmata ieri il 29 marzo scorso il commissario Figliuolo. “Tenuto conto della nota dell'11.03. 2021 'Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-covid', con cui la Conferenza delle Regioni e delle province autonome ha rappresentato l'importanza di conferire alla categoria 1 'elevata fragilità', facendo rientrare nella stessa anche i familiari che prestano assistenza ai disabili gravi,.
La nota dispone che “ciascuna regione o provincia autonoma proceda alla vaccinazione non solo della popolazione ivi residente, ma anche di quella domiciliata nel territorio regionale per motivi di lavoro, di assistenza familiare o per qualunque altro giustificato e comprovato motivo che imponga una presenza continuativa nella regione o provincia autonoma”.
Queste poche righe possono finalmente rappresentare una svolta, un chiarimento sul tema del caregiver familiari, che nel piano vaccinale nazionale non era inserito con altrettanta limpidità. Ora spetta alle regioni di adeguare i sistemi di prenotazione. Da più parti si chiede se sia il caso di prevedere e la vaccinazione per la persona con disabilità e la contestuale citazione per i familiari. È auspicabile che con l'arrivo di nuovi vaccini tutto si svolga nella maniera più fluida possibile. Sarebbe anche il caso di aprire un focus sulle regioni con più difficoltà. In Calabria, ad esempio, alle persone con disabilità viene dato l'appuntamento a maggio inoltrato.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)