Val di Zoldo è un Comune in provincia di Belluno con grave invecchiamento demografico. L’Amministrazione s’interroga sui servizi per la terza età. I costi si aggravano e rischiano di creare un grave disagio per le famiglie che non possono permettersi di pagare la retta di una casa di riposo, specie per un anziano non autosufficiente. Con un ordine del giorno l’Amministrazione chiede alla Regione “il finanziamento dell’effettivo bisogno d’impegnative espresso dal territorio e stabilito dai parametri di cui alla legge regionale 1/04, con un nuovo sistema di gestione della spesa sanitaria”. Nel documento la richiesta si allarga all’autonomia per la Usl 1 Dolomitica nella gestione del Fondo per la non autosufficienza assegnato, mediante “una distribuzione delle impegnative sulla base del fabbisogno”, che garantisca “libertà di scelta all’utenza e garanzia di risorse adeguate ai soggetti gestori dei Centri servizi”. Chiesto un nuovo Regolamento per l’accesso ai servizi residenziali che tuteli la volontà dell’utenza di essere inserita nelle case di riposo della propria zona. Infine, alla Conferenza dei sindaci dell’Usl 1, si chiede di “rigettare ogni proposta di ampliamento dell’offerta residenziale in modo da garantire la sostenibilità al sistema”. Il sindaco Camillo De Pellegrin ricorda che per evitare di far collassare il sistema, la conferenza dei sindaci dell’Usl 1 aveva respinto “le lusinghe d’investimenti privati” per ampliare i posti disponibili e Val di Zoldo auspica che questa logica continui a essere seguita.
(Fonte: tratto dall'articolo)