La sentenza della Consulta sul pagamento a scoppio ritardato del Trattamento di fine servizio agli statali lascia al governo il compito di trovare 14 miliardi per dare corso alla decisione dei giudici. Da un lato la Corte costituzionale ha affermato che la ritardata corresponsione dei trattamenti di fine servizio spettanti ai dipendenti pubblici cessati dall'impiego per raggiunti limiti di età o di servizio contrasta con il principio costituzionale della giusta retribuzione.
Dall'altro, però, i giudici hanno spiegato che tocca al parlamento intervenire. Sulle piattaforme social si sono formati gruppi di statali in pensione che discutono della questione che lamentano la mancanza del ricevimento del Tfs nonostante siano da tempo ex dipendenti.
Oggi i dipendenti pubblici che aspettano la buonuscita hanno solo un'alternativa: andare in banca e chiedere un prestito. Gli istituti di credito che hanno aderito alla convenzione con l'Abi anticipano il Tfs agli statali fino a 45 mila euro, ma complice la corsa del rendistato oggi applicano interessi monstre.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)