Agevola è il nome di un progetto coordinato dall’Università dell’Insubria con l’obiettivo di facilitare la comunicazione tra anziani e badanti. Cuore dell’iniziativa un’app in sette lingue e un sito web. Il 14 ottobre scorso sono stati presentati a Varese i risultati dello studio, che ha visto anche la realizzazione di attività di analisi e sondaggi sulla popolazione anziana e su chi si occupa della loro assistenza.
A partire da analisi statistico-demografiche che confermano l’Italia e il territorio varesino come particolarmente interessati dal fenomeno dell’invecchiamento, lo studio Agevola si è basato sull’incontrare e intervistare gli anziani, le loro famiglie e le assistenti di lingua straniera che se ne prendono cura quotidianamente. È stato condotto anche un sondaggio che ha consentito di raccogliere dati significativi in merito alle abitudini delle popolazioni coinvolte.
Si sono raccolte innanzitutto informazioni sulla provenienza, identità, cultura, formazione, aspettative, bisogni comunicativi e linguistici delle badanti, figure divenute ormai essenziali per l’assistenza a domicilio dei nostri anziani. Quindi il progetto ha consentito di raggiungere gli anziani assistiti mediante i nipoti e le famiglie, e di ascoltare le loro voci, cosa che ha permesso di ricostruirne le abitudini, identità e necessità comunicative, anche durante l’emergenza Covid.
Il sondaggio sugli assistenti domiciliari o badanti ha invece raggiunto un campione di 80 persone. Il 98% dei rispondenti è donna e l’età media è di 55 anni. Il 55% degli intervistati non ha la cittadinanza europea, 30 di loro hanno la cittadinanza italiana. In media lavorano come badanti da circa 8 anni e vivono in Italia da oltre 13 anni. Il 66% del campione non ha mai completato alcun percorso formativo in ambito sanitario.
Le nazioni più rappresentate sono Ucraina, Perù e Moldova. Il 21% fa parte di un’associazione di caregiver e il 31% di associazioni culturali del proprio paese di origine. Nella maggior parte dei casi l’apprendimento dell’italiano è avvenuto parlando con le persone in Italia, mentre le difficoltà comunicative principali sono legate all’ambito sanitario e agli adempimenti burocratici.
Il progetto ha avuto al centro un’app in sette lingue: italiano, inglese, spagnolo, rumeno, russo, albanese e ucraino (dal nome “Age.Vol.A”, disponibile su Play Store ed Apple Store) contenente un glossario per aiutare anziani, famiglie e assistenti domiciliari di lingua straniera a comunicare in diversi ambiti: salute, vita quotidiana e istituzioni. Promosso anche il sito web dedicato.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)