Il Consiglio dei ministri ha approvato il fatto che i magistrati già in servizio possano rimanere sino al lavoro fino al compimento del 68° anno di età, modificando il meccanismo della conferma quadriennale. E’ stata modificata però la disciplina su funzioni e compiti, perché la disciplina prevista per l’assegnazione della trattazione dei nuovi procedimenti civili e penali, che si sarebbe dovuta applicare limitatamente al primo quadriennio, viene estesa a tutta la durata dell’incarico.
Inoltre, in termini generali, il disegno di legge interviene sul regime delle incompatibilità restringendone la portata nei casi di rapporti “parentali” tra il magistrato onorario e un familiare avvocato, dove l’incompatibilità è limitata alla sola sede cui il magistrato onorario è assegnato. Modificata anche la disciplina dell’incompatibilità tra magistrati onorari derivante da rapporti di parentela estendendo la stessa regola ai rapporti tra magistrati onorari e magistrati ordinari.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)