Durante il congresso della European Society of Cardiology, gli esperti dell’Università di Trondheim hanno presentato i risultati di un nuovo studio sulla scarsa attività fisica. Dalla ricerca emerge che chi conduce una vita sedentaria per vent’anni ha un rischio di morte prematura doppio rispetto a chi resta fisicamente attivo nello stesso arco di tempo. Per giungere a questa conclusione, gli epidemiologi hanno monitorato per oltre 20 anni il livello di sedentarietà di tutti i residenti in Norvegia di età pari o superiore ai 20 anni. Hanno poi suddiviso i membri del campione in tre gruppi distinti, composti rispettivamente dagli inattivi, da chi si dedicava all’attività fisica con moderazione (meno di due ore a settimana) e da chi si allenava con intensità (due o più ore a settimana).
(Fonte: tratto dall'articolo)