Mercoledì 24 maggio al seminario “Il dono e la dignità nella vecchiaia: la prospettiva laica e religiosa” interverrà anche il professore in Geriatria all’Università degli studi di Milano Carlo Vergani. Il titolo del suo intervento sarà “La vecchiaia che non esiste: la percezione dell’invecchiamento nella società moderna”. In una intervista rilasciata al Portale della Diocesi Ambrosiana (Chiesa di Milano) Vergani sottolinea: «a metà del secolo scorso in Italia gli anziani rappresentavano l’8% della popolazione totale. Oggi rappresentano il 23%, mentre la speranza di vita alla nascita è passata da 63 a 83 anni. Si nasce di meno e si vive più a lungo: ci sono 160 anziani ogni 100 giovani di età inferiore ai 15 anni. Un tempo il nonno era il contenuto di una narrazione, oggi ci sono più nonni che nipoti. La soglia che definisce la transizione in età avanzata è una soglia dinamica. A metà del Novecento l’aspettativa di vita residua a 65 anni era di 13 anni, oggi 13 anni sono l’aspettativa di vita di un settantacinquenne. L’organizzazione sanitaria, ancora tarata sulla malattia acuta e ospedalocentrica, non si preoccupa della presa in carico dell’anziano che ha bisogno di un’assistenza continuativa e integrata, socio-sanitaria, con servizi diffusi sul territorio».
(Fonte: tratto dall'articolo)