Ogni anno, nel mondo, muoiono 56 milioni di persone, ma poche sono assistite bene nella fase finale della vita. In tre quinti dei casi la morte arriva dopo anni di malattia fra ricadute e miglioramenti con un lento e progressivo deterioramento delle funzioni vitali. Il paradosso della medicina moderna è che le persone vivono di più ma con più malattie. Il sistema di finanziamento della sanità incoraggia l’eccesso di cure. Per questo, nel mondo ricco, la maggior parte delle persone muore in ospedale o in casa di cura, spesso dopo trattamenti inutili e aggressivi. Un’inchiesta condotta dall’Economist con la Kaiser Family Fondation (Istituto di ricerca statunitense sull’assistenza sanitaria), rivela l’enorme divario fra ciò che le persone vorrebbero e ciò che effettivamente avranno alla fine della loro vita. A un campione rappresentativo degli abitanti di Stati Uniti, Brasile, Italia e Giappone sono state poste domande sulla morte e sul fine vita. Tutti o quasi hanno risposto che desideravano morire in casa, ma nessuno sperava che ciò avvenisse e pochissimi hanno detto che era stato così per i propri cari deceduti nell’ultimo quinquennio.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)