Ad aprile si è svolto il Convegno “Costruiamo il welfare dei diritti” che ha portato diverse proposte agli interlocutori istituzionali rispetto ad una riorganizzazione del welfare in Italia basandosi anche sulle esperienze già esistenti sul territorio. In particolare per quanto riguarda gli anziani è stata proposta l’istituzione di una dote di cura, la cui entità viene fissata in rapporto all’intensità del fabbisogno assistenziale, senza selettività economica, destinata a tutte le famiglie con persone non autosufficienti ed invalide. La dote di cura va a sostituire l’indennità di accompagnamento ed è parimetrata su livelli assistenziali e dovrebbe interessare 2,2 milioni di persone. Inoltre si prevede una pensione unificata per gli invalidi, che riassorba tutte quelle esistenti e che utilizzi l’ISEE familiare per la selettività con una platea di 1.030.000 utenti. Infine è previsto un Budget di inclusione per persone che hanno disabilità ma possibilità di vita autonoma, destinato a disabili fino ai 64 anni di età e che si integra con le proposte precedenti. Queste riforme porterebbero un sostegno maggiore perle famiglie con persone non autosufficienti, invalide o disabili. Inoltre grazie all’assunzione di un ruolo centrale dei servizi territoriali pubblici e privati porterebbero ad un welfare comunitario che permetterebbe un aumento per l’occupazione e la formazione del personale assistenziale.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)