La Corte di Cassazione, con sentenza 15481, ha decretato che l’assegno di divorzio può essere revocato quando l’ex moglie diventa autosufficiente grazie alla pensione. Ha inoltre chiarito che gli unici criteri da seguire per decidere sul diritto all’assegno di divorzio sono quelli della decisione spartiacque n. 11504 del 2017. La Corte di cassazione ha accolto il ricorso di un ex marito a cui la Corte territoriale aveva respinto il reclamo contro la decisione del Tribunale di ridurre l’assegno della ex moglie da 250 a 100 euro invece di revocarlo. I giudici, pur riconoscendo che la situazione della ex moglie con la pensione era migliorata, notavano che rimaneva comunque un divario economico che non permetteva alla ex moglie, non più giovane, un «tenore di vita in linea con quello della convivenza». Con i nuovi dicta invece, vanno considerati il possesso di redditi di qualsiasi specie e\o cespiti patrimoniali, e gli oneri derivanti dal costo della vita nel posto di residenza dell’ex coniuge. Va inoltre valutata anche le capacità e possibilità di lavoro personale, la disponibilità di una casa, quindi non solo il tenore di vita.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)