I sondaggi hanno rilevato che il numero di adulti oltre i 50 anni che giocano ai videogiochi è cresciuto da 40,2 milioni nel 2016 a 50,6 milioni negli ultimi mesi. Inoltre, i gamer sono più donne che uomini. I 50enni di oggi non sono più quelli di decenni fa: chi è nato tra gli anni Settanta e Ottanta ha imparato a conoscere i primi videogiochi, per i quali ora nutre una certa nostalgia. E cercano, giustamente, di colmarla con joystick, grafiche e storie di ultima generazione.
Il settore dei videogame ha registrato un vero e proprio boom soprattutto nel 2020, complice la “noia” pandemica che ha costretto a casa durante il primo lockdown milioni di persone: i guadagni dei produttori l’anno scorso sono saliti del 27%, raggiungendo quota 56,9 miliardi di dollari. Ma a innescare questo nuovo interesse è anche il desiderio di provare nuove attività per passare il tempo e potersi connettere con gli altri. Inoltre, i senior sono sempre più abili con le nuove tecnologie, grazie alla diffusione esponenziale, specie nell’ultimo decennio, di smartphone e tablet.
Le principali preferenze dei senior? Puzzle, giochi a obiettivi, enigmi, storie d’amore, ma anche quelli più prettamente “giovanili”, come i giochi di corsa e furti d’auto (Gta vi dice qualcosa?).
(Sintesi redatta da: Righi Enos)