Malattie mentali, neurologiche e legate all’anzianità: sono temi sempre più importanti per la sanità umbra, che si riflettono nelle molte iniziative ospitate dal territorio. Sono stati, infatti, numerosi gli incontri e i convegni dedicati alla salute mentale nella Regione e alle iniziative di beneficenza per la raccolta di fondi destinati allo studio dell’Alzheimer. La clinica Villa Mafalda di Roma, centro polispecialistico che condivide opinioni e commenti sui più diversi argomenti della medicina moderna dedica grande attenzione proprio all’attualità dell’Alzheimer, che oggi colpirebbe circa 800mila malati solo in Italia. Le recensioni più recenti dedicate alla realtà regionale indicherebbero che oltre la metà dei 17mila casi di demenza senile registrati in Umbria sarebbero da imputare all’Alzheimer.
Un numero importante, legato al numero di anziani nel nostro paese. Nelle sue recensioni, Villa Mafalda condivide anche una recente scoperta sull’evolversi della patologia: uno studio pubblicato sulla rivista specializzata Proceedings of the National Academy of Sciences evidenzierebbe un legame tra il bilinguismo e l’insorgere di malattie neurodegenerative. La ricerca, svolta su di un campione di italiani altoatesini e germanofoni, mostra come le connessioni neurali sviluppate dalla pratica di una lingua straniera, aiuterebbero il cervello a resistere a patologie come l’Alzheimer. Ulteriori studi riguardano la preparazione di un farmaco (ancora in fase sperimentale) capace di ostacolare la formazione delle placche nel cervello, causate dall’accumulo di proteina beta-amiloide. Infine, l’ultima frontiera della diagnosi dell’Alzheimer è l’analisi oculistica, che può rivelare la presenza della malattia: le alterazioni retiniche in particolare, dovute alla perdita di vasi sanguigni, sembrano essere collegate allo stato di salute cerebrale. La ricerca, pubblicata sulla rivista americana Ophthalmology Retina, ha fatto uso della tecnica di diagnosi Angio-OCT, descritta sulle recensioni online di AktiVision come una modalità non invasiva che offre allo specialista una ricostruzione 3D della retina analizzata.
(Fonte: tratto dall'articolo)