Il 22 giugno si è svolta a Roma la giornata di studio Dignità della persona anziana e qualità della cura. Una sfida ad abuso e contenzione, organizzata dall’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei e dal gruppo di studio La cura nella fase terminale della Vita della Società italiana di gerontologia e geriatria, in collaborazione con l’università Cattolica del Sacro Cuore, l’istituto Camillianun, l’Opera don Guanella e il Cottolengo. In Italia un anziano su tre è vittima di abusi ed è in aumento anche la contenzione fisica o farmacologica in RSA, che interessa il 68,7% dei ricoverati. Di qui un richiamo a tutelare e rispettare la qualità di vita degli anziani. Nel corso del convegno sono state portate quattro proposte; un osservatorio anziani presso l’Ufficio Cei, un’attenzione specifica nelle diocesi, linee guida in materia di contenzione, promozione di un disegno di legge che inasprisca le pene per chi commette abusi sugli anziani. E’ auspicabile, comunque, soprattutto un cambiamento culturale in cui l’invecchiamento venga considerato parte del ciclo della vita e venga rispettato l’uomo nella sua interezza. C’è bisogno anche di una formazione ad hoc, perché il ricorso alle tecniche di contenzione sia«l’extrema ratio», non un modo di evitare di seguire e di riabilitare i pazienti.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)