“Qui nel Ticino al momento le direttive in vigore sono quelle del 9 marzo, con cui sono state sospese le visite nelle case per anziani – annota il medico cantonale Giorgio Merlani –.
Come ho già detto, si è trattato di una decisione molto difficile.
Nel proteggere la salute dei residenti dal Covid-19 occorre ponderare anche la necessità per gli stessi ospiti di non perdere il regolare scambio con i propri cari e la propria rete sociale. Le relazioni sociali contribuiscono infatti in maniera determinante allo ‘stare bene’ delle persone, di tutte le età”.
In questo contesto, continua Merlani, “stiamo pertanto ragionando su quali possano essere le soluzioni da adottare affinché le visite alle case anziani possano gradualmente e parzialmente riprendere: il principio della prudenza ci impone di ragionare con piccoli allentamenti per volta ma occorre riuscire a trovare nuove modalità per consentirne la ripresa.
Per primi sono stati autorizzati a tornare nelle case gli operatori sanitari: penso ad esempio ai fisioterapisti, ergoterapisti e podologhi, a cui è stato dato accesso alle case a partire dal 27 aprile scorso in concomitanza con la riapertura totale sul territorio degli studi di operatori sanitari”.
Ulteriori aperture verso le case per anziani, sostiene il medico cantonale, “sono un argomento importante e in discussione, ma occorre trovare delle modalità di attuazione che considerino il diritto di visita di ogni singolo residente in funzione anche del diritto di prevenzione da un possibile contagio per tutta la popolazione residente”.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)