Per gli anziani ricoverati nelle Rsa le visite dei familiari ed amici sono molto importanti. Ma per molti mesi a causa del Covid gli ospiti hanno potuto incontrare nessuno e anche ora si stenta a tornare nella normalità.
Ciò ha comportato per molti anziani problemi di depressione, agitazione e problemi comportamentali.
Spiega Marco Trabucchi, presidente dell’Associazione italiana di psicogeriatria che «Il legame con l’esterno è fondamentale, senza contare che spesso i familiari aiutano il personale delle Rsa nell’accudire gli ospiti».
Anche se nelle Rsa sono stati messi a disposizione tablet e cellulari per mantenere i contatti con le famiglie il contatto dal vivo e fondamentale, specie per i pazienti con demenza. Purtroppo questi effetti negativi potrebbero perdurare. Le regole per accedere di nuovo alle Rsa sono state presentate in un documento dell’Istituto superiore di sanità del 24 agosto.
Oltre al fatto che non si può accedere alle strutture se si presentano sintomi sospetti (come mal di gola, tosse e febbre), le linee guida invitano le famiglie scegliere una sola persona per i contatti con l’anziano. Ciò è meglio soprattutto se l'ospite è allettato. Inoltre è vietato l'ingresso ai minori e bisogna tenere per tutta la visita la mascherina: meglio la FFp2, per il visitatore e quella chirurgica per l’ospite.
Niente abbracci e baci e distanziamento di almeno un metro, anche gli oggetti non possono essere condivisi prima di essere sanificati. Ingressi contingentati e quindi soggetti a turni, ma è possibile, dove presente uno spazio esterno, vedersi in giardino. Sconsigliata o almeno da valutare attentamente l'idea di una passeggiata fuori dalla struttura.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)