È raro trovare una trattazione organica dell’anziano in buona salute, analizzandone le aree che permettono (o impediscono) una vita“normale”. Il volume “L’anziano attivo. 6° Rapporto sulla vita nelle età avanzate”, a cura della Fondazione Leonardo, presenta il concetto di vita attiva come strada per vivere bene e a lungo. Il filo conduttore dei diversi contributi pubblicati nel volume (che può essere liberamente consultato sul sito dell’editore Maggioli) riguarda l’affermazione: “invecchiare non è una malattia”. Oggi sembra un dato indiscutibile; però dietro a questo concetto vi sono state nel recente passato molte discussioni teoriche e rilevazioni pratiche mirate a negarlo. Si trovano ancora alcune posizioni “ageiste”, difficili da sconfiggere, ma soprattutto in grado di danneggiare fortemente la vita della persona in età avanzata, perché “sei ammalato e quindi non meriti particolari attenzioni da parte della comunità, se non un po’ di aiuto sul piano sanitario”.Il secondo filo che intreccia i capitoli dell’intero volume si rifà all’esigenza che la persona in età avanzata conquisti ogni giorno la propria libertà, attraverso l’impegno mentale, l’attività fisica, la partecipazione alla vita collettiva.
(Fonte: tratto dall'articolo)