Ogni scrittura richiede un lavoro preliminare (spesso un vero e proprio “lavorio”) dove si intrecciano pensiero e sentimento, ricerca e invenzione, razionalità e creatività, conoscenza e intuizione. “Vivere nel tempo” è risultato di un impegno così: è frutto del lavoro di un gruppo di donne, le autrici del libro, avviato nel 2012. Tutte interessate e vivere al meglio la propria vecchiaia e la condizione di invecchiamento senza nascondere paure e preoccupazioni. Alla fine dei loro incontri, dallo scambio reciproco, raggiungono il convincimento che animerà poi tutto il libro: quello di un invecchiare dove risulta ineludibile “un lavoro di preparazione e di progettazione” del proprio futuro. Un richiamo importante che torna più volte nel libro riguarda poi la posizione dalla quale le protagoniste osservano e si osservano, definita come lo “stare sul crinale” e starci in quanto donne.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)