"La gente non sa che c'è vita qui." Con queste parole Nathalie, assistente di cura in una casa di riposo a Parigi, riassume l'importanza del loro lavoro nelle Ehpad, troppo spesso classificate "ospizi", sostenendo che per gli ospiti di una residenza, è cosa buona continuare a vivere nonostante le difficoltà, In "Vivre", i "residenti", come vengono chiamati, si sono raccontati a modo loro. Come? Consegnando i loro ricordi, i loro aneddoti, le loro difficoltà ad affrontare la vecchiaia, la loro perdita di autonomia ma anche le loro gioie, i loro piccoli piaceri. Tutti questi fili che si intrecciano tra caregiver e residenti, tra ricordi e regali, sono evidenziati nei testi e nelle immagini di questo libro, destinato, in particolare, alle famiglie e ai badanti, ma in generale, a tutti, dal momento che siamo tutti innegabilmente interessati a cercare di invecchiare bene.
(Fonte: www.agevillage.com)