“Voglio tornare a casa mia”: struggente e perentoria insieme è la richiesta di tanti anziani che vivono il dramma dell’istituzionalizzazione, che vengono cioè strappati alla normale dimensione domestica per essere ricoverati in istituto. Esperienza drammatica è lasciare i propri effetti per ritrovarsi tra le anonime mura di un ospedale, desolante la prospettiva di morire in una stanza anonima, su un letto numerato in mezzo ad altri letti numerati, infelici destini di altri anziani soli e abbandonati. La storia di Iolanda, raccontata in queste pagine da Paola Cottatellucci, è esemplare di come un’alternativa all’istituzionalizzazione sia possibile, anzi auspicabile, e di quanto sia semplice, attraverso la realizzazione di una rete di solidarietà, abbattere i piccoli e grandi muri che si frappongono tra un anziano e il naturale, nonché legittimo, desiderio di vivere in casa propria. (Fonte: Comunità di Sant'Egidio)