Essere dei giovani impegnati in attività associative sportive o scolastiche, politiche, religiose o assistenziali, predispone le persone a rimanere attivi in attività sociali e di volontariato anche nella vecchiaia. Uno studio che conferma il mantenimento di questa attitudine, particolarmente importante in età anziana, è stato condotto negli Stati Uniti e ha riguardato circa 2000 studenti degli istituti superiori, monitorati nel corso del tempo sino ai 72 anni. E' così risultato che la partecipazione in attività di volontariato raggiunge la massima diffusione nelle fascia d'età tra i 30 ei 4o anni per diminuire fra i 50, 60 anni. Il coinvolgimento massimo è nel periodo tra i 36 e i 54 anni. Chi si è coinvolto in attività comunitarie ai tempi del liceo probabilmente conserverà questa propensione per il resto della vita.
(Sintesi redatta da: Laura Rondini)