Fornire indicazioni chiare sulla possibilità di svolgere attività di volontariato connesse alla gestione dell’emergenza e alla conseguente possibilità di spostamento per i volontari, ridurre il rischio di contagio e salvaguardare la salute dei volontari e delle persone a cui prestano aiuto in questa fase di emergenza sanitaria. Sono questi i principali obiettivi delle “Linee guida per le attività del volontariato nell’ambito dell’emergenza epidemiologica Covid-19” elaborate da Regione Emilia-Romagna confrontandosi con Terzo settore e AnciLe attività di consegna spesa e altri beni dovrà avvenire con una modalità che escluda il contatto diretto e assicuri il mantenimento della distanza di sicurezza, preferibilmente prevedendo il deposito fuori dalla porta o in altro luogo concordato, previo accordo telefonico con il destinatario.
“La necessità di arginare il contagio ha introdotto misure stringenti per tutti, volontari e organizzazioni non profit compresi – sottolinea la vicepresidente con delega al Contrasto alle disuguaglianze Elly Schlein –.Per questo come Regione abbiamo risposto alle sollecitazioni che ci sono giunte per dare indicazioni utili e chiare sulle modalità operative per le attività del volontariato, che in Emilia-Romagna vanta storicamente una presenza molto significativa. A maggior ragione in un momento in cui le persone più fragili non possono essere abbandonate a sé stesse: penso in particolar modo agli anziani, alle persone con disabilità, a coloro che non hanno una casa”.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)